TDT: “Sorpresi dai giudizi espressi per lo scalo di prova della UECC”

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LIVORNO – La Vega Leader non è ancora arrivata e già le polemiche si sono alzate sulle banchine del porto di Livorno.
La nave car-carrier, della compagnia armatoriale norvegese UECC ha infatti deciso di effettuare uno scalo di prova presso il Terminal Darsena Toscana il prossimo 7 Giugno.
Uno scalo funzionale, dicono dalla società, ad un potenziale accordo commerciale con l’azienda che, al momento, “non ha alcuna garanzia di successo”.

Decisione che ha alzato “venti di guerra sulle banchine del porto” per lo spostamento di tale traffico da CILP (Compagnia Impresa Lavoratori Portuali).
“Siamo sorpresi dai giudizi espressi, che non tengono conto del quadro regolatorio esistente e della natura pubblicistica della nostra attività” è il commento che arriva dal TDT, nella persona del suo direttore generale Marco Mignogna.

Il Terminal, lo ricordiamo, è stato rilevato dal Gruppo Grimaldi che fin da subito ha assicurato di mantenere la natura dei traffici esistenti.

“Abbiamo sempre dichiarato che la nostra specializzazione è quella dei contenitori e che continueremo ad investire importanti risorse in questa attività ma è altresì vero che da circa dieci anni il traffico di contenitori del porto di Livorno non è aumentato e che nel frattempo è stata promossa e supportata, in modo del tutto legittimo come stabilito da Consiglio di Stato, la nascita di un secondo importante terminal contenitori nel porto che ha inevitabilmente attratto una serie di traffici prima operati da TDT, lasciando a TDT e CPL (come art.16) la gestione delle conseguenti ricadute, nel silenzio di tutti.

Abbiamo altresì dichiarato che non appena il volume del traffico dei contenitori tornerà a salire, daremo precedenza ad esso, andando a comprimere gli altri traffici per cui TDT è autorizzata per tutta la durata della concessione e senza limitazione alcuna, come Ro-Ro/Rotabili ed autoveicoli”.

Nel 2023 infatti al terminal, i container hanno toccato circa quota 400 mila TEUs, meno della metà di quelli che potrebbe accogliere al massimo delle sue disponibilità: “Non possiamo lasciare una parte del terminal inutilizzato, ma come abbiamo già rimarcato, siamo pronti a comprimere gli altri traffici non appena il mercato si riprenderà”, ribadisce Mignogna.

“La presenza di due importanti Autorità come l’ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti) e l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) dovrebbero farci riflettere sul fatto che certi eventi sono soggetti ad un quadro giuridico primario, sicuramente superiore a quello di alcuni “desideri” locali”, è la posizione espressa da TDT in tema di quadro normativo.

Sarebbe infatti grave se TDT venisse meno alla sua natura pubblicistica, precludendo l’accesso alle infrastrutture in sua concessione a concorrenti del Gruppo Grimaldi, come ad esempio UECC o MSC, e non garantisse terzietà di trattamento sia per quanto riguarda gli aspetti operativi che commerciali”.

“Ed è con tale spirito che continueremo ad operare, nel rispetto delle regole e della responsabilità sociale che abbiamo nei confronti dei nostri dipendenti, i nostri fornitori e delle loro famiglie …e non siamo pochi”.

Di fatto, precisano dalla società, nel caso in cui la compagnia norvegese dovesse decidere di spostarsi sulle banchine TDT in modo sistematico, per CPL che opera come articolo 16, il cambiamento sarebbe solo “geografico”, rimanendo medesimo nella sostanza.

C’è da dire anche che in un articolo comparso qualche settimana fa su “Quattroruote”, la UECC si lamentava definendo come “molto frustranti” i ritardi subiti a Livorno e al Pireo.
Motivi che potrebbero far perdere traffici significativi allo scalo livornese decidendo di muoversi su Civitavecchia. Non una sola ipotesi ma una reale possibilità, paventata anche negli ultimi giorni quando a causa di problemi di pescaggio di alcune banchine del Canale industriale, è stata proprio TDT ad accogliere una car-carriers rimasta ferma in rada.

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Tags: Porti

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