Avvisi di garanzia per turbativa d’asta all’AdSp di Livorno?

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LIVORNO – Mentre l’attenzione del Paese è concentrata sulla Liguria per le accuse di presunta corruzione mosse al Presidente Toti, all’ex presidente del porto, Signorini, all’imprenditore Spinelli e affini, poco più a Sud, gli ambienti dell’amministrazione portuale del mar Tirreno settentrionale sembrano non voler essere da meno.
Le procure, si sa, sono tutt’altro che dei contenitori a tenuta stagna, così, in questi giorni, con sempre maggiore insistenza circola a Livorno la voce di certi avvisi di garanzia partiti (ed arrivati) verso figure, anche dirigenziali, della complessa macchina dell’Authority, negli ultimi tempi oggetto, fra l’altro, di particolare attenzione della GdF.

Le indagini in corso riguarderebbero – con tutte le riserve e la prudenza che il caso richiede – possibili responsabilità in fatti di “turbativa d’asta” o più precisamente, come recita il codice penale: “turbata libertà degli incanti”, concernenti appalti per forniture di beni e servizi negli scali marittimi di Piombino e dell’isola d’Elba.

Al momento nulla emerge dagli uffici competenti della AdSp ma, come sempre avvenuto, se i mormorii dovessero trovare conferma e prendere forza, non tarderanno a squarciare quel po’ che rimane della cortina del silenzio e, come sempre sarà nostro dovere e nostra cura informare chi ci segue.

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Tags: Porti

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