Rifacimento della banchina di Ponente a Gioia Tauro: il successo di un’opera sfidante

GIOIA TAURO – Il progetto di rifacimento della banchina di Ponente lato nord a Gioia Tauro, diretto dall’Ingegner Michelangelo Lentini, ha affrontato numerose sfide fin dal suo inizio. L’avvio dei lavori in piena pandemia di COVID-19 ha comportato significative difficoltà logistiche, con problemi di approvvigionamento dei materiali e l’implementazione di rigide procedure di sicurezza per i lavoratori. Queste complicazioni hanno esteso la durata del progetto da 400 giorni contrattualmente previsti a ben 731 giorni.

Le complicazioni non si sono limitate alla pandemia. L’area di Gioia Tauro, storicamente caratterizzata da un porto canale, ha presentato imprevisti geologici. Durante i lavori sono stati rinvenuti detriti storici e grandi rocce sotto la banchina, che hanno richiesto numerosi aggiustamenti del progetto e una revisione dell’approccio alla costruzione, aumentando ulteriormente la complessità dell’opera.

Un altro ostacolo significativo è stato la carenza di materiali essenziali, in particolare l’acciaio. Le difficoltà di approvvigionamento hanno costretto il team a importare l’acciaio dalla Turchia, causando ritardi aggiuntivi e complicazioni logistiche.

Nonostante queste sfide, il progetto è stato realizzato con successo, comportando la costruzione di una banchina di 400 metri utilizzando grandi quantità di acciaio pesante, armature in ferro e calcestruzzo. La portata e la scala del progetto hanno richiesto un notevole impegno di risorse umane e materiali.

Un aspetto fondamentale del successo del progetto è stata l’attenzione alla sicurezza. Grazie agli sforzi diligenti del team di ingegneri e alla coordinazione efficace con l’autorità portuale, il cantiere ha mantenuto alti standard di sicurezza, senza incidenti. Lentini ha sottolineato l’importanza della collaborazione del suo staff, composto da tecnici altamente qualificati e impegnati quotidianamente nel progetto, ringraziandoli per il loro contributo determinante.

“Vorrei ringraziare lo staff che ho diretto nella costruzione di questa opera complessa: Giovanni Suraci, Pierpaolo Tripaldi, Romeo Rocco, Antonio Cordiano e l’immancabile Giuliana Di Giuseppe – sono stati i ringraziamenti pubblici estesi anche via social dal fondatore della SJS Group –  I miei complimenti vanno altresì rivolti all’Impresa Fincosit, magistralmente diretta dall’Ingegnere Andrea Aliotta. Con questa Direzione dei Lavori, lascio alla DBA Group il futuro della SJS Engineering, un futuro che certamente sarà pieno di altre grandi soddisfazioni. Io torno a casa dalla mia SJS e vado verso nuove avventure, non meno esaltanti. Una bella giornata!”.
Nel video sopra, l’intervista completa.
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Tags: Porti

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